Il Linfogranuloma Venereo di Nicolas-Favre è causato dai ceppi specifici L1, L2, L3, di Chlamidia Tracomatis; è un'infezione endemica in Asia Africa e Sud America. Contraibile spesso nell'ambito della prostituzione con persone provenienti da quest'area, diffusa seppur in modo non endemico in Italia.
Il suo periodo di incubazione è di circa 14 giorni; varia è la morfologia clinca della lesione primaria (ulcera venerea adenogena) che per la sua fugacità ha un'importanza di secondo piano nella semeiologia dell'infezione: può trattarsi di una papula erosa o non, di un nodulo, di una ulcerazione. La sede nell'uomo è a carico del meato uretrale; nelle donne può interessare primariamente la vagina la vulva o la cervice.
Per rapporti orali può localizzarsi in sede orofaringea.
La lesione primaria scompare dopo pochi giorni e da una a4 settimane si sviluppa una linfoadenopatia regionale varibile per sede ma localizzata sempre in ambito perigenitale o del ramo testa collo.
La linfoadenopatia rappresenta l'aspetto classico della malattia e più rilevante; si tratta di una lesione nodulare spesso unilaterale che è caratterizzata dalla fusione di più linfonodi e per focolai di rammolimmento che al suo interno.
La massa è dolente e può divenire di colorito bruno-rossastroaderente alla cute con area ascessuale al centro; talvolta può formarsi una fistola con fuoriuscita di materiale caseoso.
Si può associare a sintomi psudo-influenzali, dolori reumatoidi e lesioni urticariodi. Rara è la meningo encefalite; la VES può essere alta
La diangosi deve essere effettuata con cura e si produce sul secreto del nodulo ricercando direttamente la Chlamidia o ancora meglio per scarificazione della cute affetta.
Se ben curata guarisce: nelle forme non trattate o trattate tardivamente può dare gravi situazioni cliniche come elefantiasi e complesso anorettale.